Gestione del ritmo partita. Maggiore attenzione nelle letture offensive. Ma soprattutto, ritorno all'identità difensiva. Quella attraverso cui la Dolomiti Energia ha vinto tre delle prime quattro gare del campionato, e che a tratti è poi venuta a mancare sia contro Reggio Emilia che contro Caserta. Una identità difensiva che, secondo Davide Dusmet e David Lighty, sarà una delle chiavi della gara in programma lunedì alle 20.45 al PalaTrento contro la Fiat Torino dell'ex Peppe Poeta.

DAVIDE DUSMET (Assistant Coach DOLOMITI ENERGIA TRENTINO): "Torino è una squadra di grande talento, con diversi giocatori che hanno tanti punti delle mani. Attorno a Dj White, loro riferimento in area già l'anno scorso, ci sono esterni pericolosi come Chris Wright e Deron Washington, che abbiamo conosciuto bene nelle passate stagioni, e nuovi innesti come Jamil Wilson e Tyler Harvey. Contro di loro dovremo fare una partita di grande aggressività ed energia, proprio le cose che ci sono mancate domenica a Caserta. Nei momenti di difficoltà la squadra deve attingere alle sue sicurezze, nel nostro caso la difesa. Se non lo fai perdi quella compattezza che ti può permettere di fare il controbreak. In settimana lavorato per tenere alta la concentrazione per tutta la durata dell'allenamento. Il nostro gioco d'attacco? Può crescere di qualità se impareremo a migliorare il nostro spacing, soprattutto in situazioni di gioco rotto, in cui qualcuno deve prendere una iniziativa fuori dagli schemi. E poi dovremo fare un passo in avanti nella capacità di leggere le situazioni in attacco, avendo la pazienza di capire la scelta difensiva degli avversari, e poi punirla con la giocata giusta". 

DAVID LIGHTY (Guardia DOLOMITI ENERGIA TRENTINO): "Dopo la sconfitta con Caserta in settimana abbiamo lavorato con grande serietà ed attenzione, provando a correggere gli errori che ci sono costati la partita sia domenica scorsa che la settimana precedente. Dobbiamo tornare alla nostra identità, che è quella di una squadra difensiva. Non possiamo concedere 85 punti alle nostre avversarie, perché questo significa fare la partita che vogliono loro e concedergli maggiori possibilità di batterci. Questo sarà vero soprattutto contro una squadra con le caratteristiche di Torino, che ha in DJ White uno dei migliori marcatori della lega, ma attorno a lui tiratori e penetratori capaci di segnare molti punti se entrano in fiducia. Per limitarli dovremo essere bravi a rallentare il ritmo del loro attacco, e aggredirli difensivamente per produrre così qualche canestro facile. Il mio ruolo? Devo diventare più aggressivo offensivamente nei momenti decisivi della gara, aiutando la squadra a fare le scelte giuste quasi come fossi un allenatore aggiunto in campo". 

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