Due settimane di allenamenti individuali al PalaTrento seguito dallo staff tecnico della Dolomiti Energia Trentino. Poi cinque giorni di ritiro con la Nazionale Maggiore da "aggregato" al gruppo guidato da Ettore Messina, quindi un fine settimana a Treviso per misurarsi con i più importanti prospetti europei all'Adidas Eurocamp, e infine, last but not least, un mese di raduni sostanzialmente ininterrotti con la "sua" Nazionale Under 20.
 
 
Nazionale con la cui maglia è sceso in campo in cinque delle sei gare di preparazione disputate, e tutte vinte, dagli azzurri nei tornei di Roseto degli Abruzzi (contro Israele, Ucraina e Russia) e Domegge di Cadore (contro Ungheria, Spagna e Slovenia). Per Diego Flaccadori, 11.0 di media in questi cinque incontri con un high di 18 contro l'Ucraina, questa stagione sembra non finire mai. Anche se dietro l'angolo, dopo l'ultima amichevole di rifinitura in programma mercoledì sera di nuovo contro la Spagna, c'è forse l'appuntamento più intrigante dell'anno: l'Europeo Under 20 che da sabato andrà in scena ad Helsinki, in Finlandia (guarda le gare in diretta o in differita qui). E in cui il Flacca, assieme al fraterno amico Federico Mussini, sarà l'uomo di riferimento del gruppo allenato da Stefano Sacripanti
 
 
DIEGO FLACCADORI (Guardia DOLOMITI ENERGIA TRENTINO e ITALIA U20): "Siamo un ottimo gruppo, composto da ragazzi che in questi anni sono sempre stati uniti, sia dentro che fuori dal campo. Questo ci aiuta tantissimo, anche se poi a fare la differenza è la qualità che possiamo esprimere sul parquet, dove quest'anno, rispetto alle passate estati, sappiamo di poter contare su una dimensione interna importante grazie a giocatori come Donzelli e Totè, che con le loro soluzioni in post basso possono togliere pressione a noi esterni. Rispetto alle manifestazioni disputate negli ultimi anni siamo più versatili, meno prevedibili. E con un Mussini in più, visto che lui al mondiale U19 di Creta dell'anno scorso non c'era. Sono davvero contento di poter ritrovare Federico, non solo perché siamo amici ma proprio perché mi diverto un sacco a giocare con lui. Rispetto a due estati fa l'ho trovato più strutturato nella parte superiore del corpo, e credo che questo possa aiutarlo a soffrire meno la fisicità dei pari ruolo. E anche lui mi ha trovato molto cresciuto dal punto di vista fisico, motivo per cui ci siamo confrontati molto in questi giorni sul tipo di lavoro fatto".
 
 
"Cosa potrà fare questa Italia in Finlandia? - conclude Diego - Coach Sacripanti parla di una medaglia come obiettivo possibile: in un Europeo a 16 squadre, in cui mancheranno Croazia a Grecia che lo scorso anno sono retrocesse, credo sia possibile anche se non sarà facile. Il gruppo c'è, le qualità tecniche e fisiche pure: ce la giocheremo con le avversarie di sempre, Turchia, Serbia, Francia e Spagna, tanto per fare qualche nome". 
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