Nel dopo partita del PalaDesio, al termine di una gara 2 di selvaggia intensità, si parla poco. Milano è avanti 2-0 nella serie, la salita per la Dolomiti Energia si fa sempre più lunga e dura, ma proprio come in bicicletta, quando mancano ancora tanti chilometri alla vetta la cosa migliore è risparmiare fiato, fissare pochi concetti e pensare alle prossime due curve. 

DOMINIQUE SUTTON (Ala DOLOMITI ENERGIA TRENTINO): "Abbiamo perso qualche pallone di troppo nel finale. Non abbiamo comunque mai smesso di lottare, ma poi anche quando abbiamo forzato i loro errori con la nostra pressione e la nostra aggressività, non siamo riusciti a capitalizzare. Loro sono stati più duri nei minuti decisivi, ma noi possiamo migliorarci. Da subito. La serie non è finita. Ora si torna a Trento". 

MAURIZIO BUSCAGLIA (Coach DOLOMITI ENERGIA TRENTINO): “Oggi abbiamo fatto un po' meglio le cose che avevamo preparato. Ora ci manca ancora da fare un passo in più, limando due o tre cose come i rimbalzi d'attacco concessi o qualche palla persa che accende il contropiede avversario, per arrivare a portare a casa il risultato. Certo quanto l'intensità è alta possono arrivare gli errori. Cosa penso del controbreak subito dopo il nostro 0-15? Nessun rimpianto, siamo una squadra intensa che fa e subisce break, certo avremmo potuto limitare due o tre errori di troppo che avrebbero potuto cambiare qualcosa nella gara. Vedremo di migliorare per gara 3”. 

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