La squadra bianconera avrà oggi un giorno di riposo prima di tornare domani in palestra per prepararsi per la semifinale di Adecco Cup 2014: l’Aquila Basket Trento si presenta a questo appuntamento da detentrice del titolo dopo il successo della passata stagione al PalaTrento in finale con Pistoia. Per coach Buscaglia e i confermati della passata stagione ci sarà quindi la possibilità di difendere il titolo conquistato dodici mesi fa. «Mi porto dentro dei ricordi bellissimi di quella Final Four – conferma il 44enne coach umbro -  sono state due partite di livello incredibile in un splendido contesto, che ci hanno dato quella spinta in più per arrivare a un certo livello di gioco i vista dei playoff. Nella semifinale con Casale abbiamo avuto un impatto fantastico, con Pistoia invece abbiamo sofferto e poi recuperato dopo un inizio da 21-6 per i nostri avversari: sensazioni speciali che vorremmo ripetere quest'anno». A Rimini i ragazzi di coach Buscaglia saranno impegnati sabato 8 marzo alle 19.30 contro la vincitrice del quarto di finale tra Ferrara (qualificata come seconda il classifica in Lega Silver al termine del girone d’andata) e la Manital Torino, la cui sconfitta di misura a Trieste ha permesso a Trento di mantenere il primo posto solitario in Adecco Gold. «Arriviamo a questo appuntamento con grande orgoglio per esserci qualificati due mesi e mezzo fa come primi in campionato ed aver saputo confermare la nostra posizione di classifica. Adesso dobbiamo alzare ulteriormente l’asticella del nostro livello, consapevoli del fatto che dobbiamo ritrovare la continuità di rendimento che abbiamo un po’ perso nelle ultime due partite». Ovviamente coach Buscaglia ripartirà dagli errori commessi nella gara di ieri con la Fileni BPA Jesi: al di là degli indubbi meriti dei marchigiani, Trento avrebbe potuto fare di più soprattutto nel primo quarto. «E’ davvero incredibile che siamo usciti sconfitti dopo una partita in cui abbiamo tirato 73 volte contro le 52 dei nostri avversari: loro però hanno giocato con grande orgoglio e hanno avuto percentuali straordinarie, noi siamo rimasti aggrappati alla partita grazie ai secondi tiri e alla nostra presenza a rimbalzo. La nostra difesa però non ha lavorato bene, e soprattutto abbiamo preso troppi break che facevamo fatica a rintuzzare: quello di inizio terzo quarto in particolare è stato davvero letale, perché poi abbiamo dovuto rinunciare a BJ Elder e avuto problemi di falli. Nel finale poi non ce n’è andata dritta una: abbiamo perso palla quando potevamo pareggiare la partita e poi sbagliato una tripla «aperta» per portare la gara al supplementare».

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