Mentre proseguono le prevendite per la gara di sabato 25 gennaio alle ore 20.30 al PalaTrento contro la FMC Ferentino (in sede in via Fogazzaro giovedì 23 e venerdì 24 dalle ore 9.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 19.00 e sabato 25 solo al mattino dalle ore 9.00 alle ore 12.00) la squadra bianconera si sta allenando per prepararsi per una partita molto più difficile di quello che dice la differenza in classifica tra le due squadre: infatti, Ferentino è squadra con tantissima qualità, che dopo aver recuperato tutti i suoi infortunati, sta trovano la giusta quadratura. Trento ovviamente arriva a questa sfida con l’entusiasmo che le deriva dalla grande vittoria di Brescia. L’entusiasmo per Filippo Baldi Rossi e Davide Pascolo è addirittura doppio visto che i due ragazzi hanno vissuto una due giorni in ritiro con la Nazionale maggiore di coach Pianigiani. Baldi Rossi, protagonista anche a Brescia, ci racconta dell’esperienza.  «E' stata una due giorni di raduno davvero molto emozionante e interessante, come d'altronde lo sono sempre state tutte le occasioni in cui ho avuto la possibilità di allenarmi e giocare con addosso la maglia della Nazionale: le sessioni di allenamento sono state programmate bene per farci smaltire la fatica del turno di campionato del weekend e farci arrivare a mettere in campo nel migliore dei modi le indicazioni ricevute da coach Pianigiani tra lunedì pomeriggio e martedì mattina. Piccolo rammarico, il problemino che ho avuto alla coscia, rimediato contro Brescia, che mi ha un po' frenato, ma per fortuna non è davvero niente di più di una botta: nel complesso è stata un'esperienza davvero bellissima, anche perché ho avuto l'occasione di rivedere qualche ex compagno di squadra e il clima del gruppo era molto buono. Devo dire che mi è piaciuto condividere quest'avventura con «Dada» Pascolo: pensavo che dopo la super partita che ha fatto a Brescia arrivasse un po' col fiato corto, invece ha fatto davvero bella figura, io lo considero tra i migliori lunghi italiani, che sia ala forte o centro cambia poco. Anzi, senza BJ Elder a Brescia ha giocato pure da ala piccola! In questo momento non lo ferma veramente nessuno». Dopo le esperienze con la Nazionale Under 20, Filippo sta cominciando a prenderci gusto anche "al piano di sopra": «E' la seconda volta che vengo allenato da Pianigiani, perché l'anno scorso ho partecipato ad un altro raduno della Nazionale, ma è un coach che mi impressiona sempre per la caratura internazionale della sua carriera, ma anche per la sua capacità di essere un maestro del gioco stimolante e ovviamente preparatissimo. Quando uno così ti si avvicina per darti qualche consiglio sai che è meglio stare attento e provare a mettere in pratica i suoi suggerimenti. La differenza rispetto alle rappresentative giovanili? In questo caso direi il numero e la competenza dello staff: dal punto di vista tecnico, vista la presenza di tre grandissimi del basket italiano come Dalmonte, Capobianco e Caja, ma anche medico e atletico, basti pensare che Cuzzolin, che ci ha seguiti lunedì mattina, è uno dei preparatori atletici più affermati a livello internazionale».Tornando a parlare di Trento e di campionato, sabato l'Aquila è attesa all'importante sfida contro Ferentino: «Prima però vorrei tornare per un attimo sulla nostra vittoria a Brescia della scorsa settimana: abbiamo fatto una prestazione di altissimo livello, soprattutto in difesa, reagendo alla grande alle difficoltà e trovando il contributo decisivo di tutto il gruppo, nessuno escluso. Contro Ferentino dovremo mettere in campo la stessa energia e la stessa intensità che abbiamo mostrato con la Leonessa, senza pensare alla classifica o alla nostra larga vittoria dell'andata, visto l'innesto di un giocatore importante come Luca Garri in un roster già di per sé molto competitivo. La nostra forza è quella del gruppo e della grinta in difesa, oltre naturalmente ad avere spesso una marcia in più grazie al sostegno del nostro pubblico pazzesco, che è sempre capace di tirarci su quando soffriamo e di caricarci ulteriormente quando le cose ci riescono bene. I nostri tifosi sono stati fondamentali in trasferta, e non mi riferisco solo alla curva, perché a Brescia ho visto anche tante famiglie, ma in casa sono certo che lo saranno ancora di più: il nostro obiettivo è quello di non deluderli».

Giovanni Scalfi "Aquila Basket è un modello in cui identificarsi e riconoscersi"
I risultati del settore giovanile