Amarezza. Delusione. Ma anche consapevolezza d'aver fatto un passo in avanti rispetto alle precedenti uscite. Ecco il pensiero a caldo di Maurizio Buscaglia e Diego Flaccadori dopo la sconfitta di Pistoia, la quarta in fila per la Dolomiti Energia.

MAURIZIO BUSCAGLIA (Coach DOLOMITI ENERGIA TRENTINO): "Si è trattato di un match equilibrato, durante il quale abbiamo cercato di sempre di batterci, ma in cui a lungo andare Pistoia ha dimostrato di avere sempre qualcosina in più di noi, in termini di presenza e di energia. Dopo una gara così, con tantissime palle vaganti, tuffi, recuperi, è difficile fare un'analisi lucida: di certo posso dire che 17 rimbalzi in più sono tanti, avremmo forse potuto sfruttarli meglio, e che le nostre carenti percentuali da tre punti hanno condizionato anche le percentuali da due, perché quando non segni da fuori poi cerchi di andare dentro anche quando sai che dovresti aprire il campo. Peccato, perché nonostante tutto alla fine l'avevamo riaperta e avremmo anche potuto portarla a casa. Se guardo le cifre poi...Salta all'occhio che su 84 punti ben 43, oltre la metà, sono stati realizzati da un giocatore. Segno che noi avremmo potuto fare un lavoro migliore su di lui, magari essendo un po' meno scolastici nella marcatura, un po' più aggressivi, ma che poi c'è anche il talento degli avversari. E Petteway oggi ha fatto una partita incredibile, segnando almeno due o tre canestri con la mano in faccia da distanza NBA. Bravo lui, brava Pistoia a riuscire a trovarlo e metterlo in ritmo". 

DIEGO FLACCADORI (Guardia DOLOMITI ENERGIA): "Finalmente siamo tornati a giocare una partita che definirei di emozione, provando a coinvolgerci a vicenda e trascinarci con giocate di energia. Purtroppo però negli ultimi cinque minuti e per tutto l'overtime abbiamo fatto fatica a trovare situazioni a noi favorevoli, e ci siamo dovuti mettere a cercare qualche giocata. Nonostante tutto credo si sia trattato per noi di un passo in avanti, e da qui, dalla gara di emozione che siamo riusciti a fare, dobbiamo provare a ripartire per andare a Pesaro e ritornare a vincere, assolutamente. A livello difensivo non possiamo permetterci di concedere dieci bombe in due quarti più l'overtime a un giocatore. Dopo tre o quattro canestri da tre punti dobbiamo essere più attenti e concentrati per provare a toglierlo dalla partita, e invece ha fatto 43 punti. In attacco dobbiamo lavorare di più per trovare soluzioni sul lato debole, dopo aver giocato il primo pick and roll per aprire il campo". 

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