Dopo una partita non bella ma a tratti anche estremamente spettacolare, iniziata bene per Trento ma poi lentamente indirizzatasi sui binari graditi a Caserta, la Dolomiti Energia piazza cinque minuti finali "dei suoi", travolgendo con la sua energia e il suo atletismo una coriacea Pasta Reggia, battuta 76-66 nonostante un Mitchell Watt da 24 punti e 13 rimbalzi.  Abbaglianti, in casa bianconera, i lampi di talento di Devyn Marble (15), che miscelati alla incrollabile concretezza di Forray (12 con 3 triple e 4 recuperi), ad un Beto sempre più affidabile (11) e al rush finale di Craft  (9 e 8 assist) valgono il sesto successo di fila alla "Buscaglia Band", ora attesa dalla trasferta di lunedì 13 a Torino prima del doppio impegno interno contro Pistoia e Pesaro. 

La cronaca: la gara inizia in modo confuso, con molti errori da una parte e dall'altra. A trovare per primo la via del canestro è Sutton su bella assistenza di Craft, ma subito arriva la risposta di Watt con gioco da tre punti e piazzato dai quattro metri (3-5). Ex Alba Berlino a parte (7), Caserta però non segna praticamente mai, arrivando al primo break sotto di 10 (23-13) vittima delle stoccate di Sutton (8 con 2/2 dall'arco) e delle accelerazioni di Marble (7). 

Nel secondo periodo gli esterni campani continuano a pasticciare molto contro la pressione trentina (3 perse a testa per Sosa e Berisha), ma le percussioni della point guard dominicana (8) e uno Watt semplicemente incontenibile (13 e 12 rimbalzi) permettono agli ospiti di andare alla pausa lunga ancora in partita (40-32) nonostante ben 16 palle perse e un Forray ben più padrone della gara di quando non dicano le cifre (7 punti, 4 recuperi e un canestro da tre quarti campo a tempo scaduto che fa comunque impazzire il PalaTrento).

Pur avanti nel punteggio, quindi, i padroni di casa non possono andare all'intervallo soddifatti, avendo finito male un quarto (11 perse al 20') che li aveva visti scappare via fino al +16 (35-19 al 14') grazie ai canestri di Flaccadori (6), Baldi Rossi, e Moraschini. 

Che il tempo volga al brutto in casa aquilotta diventa ancor più chiaro al rientro dagli spogliatoi, quando dopo le triple di Craft e Beto (46-37) la Dolomiti Energia si impantana nelle paludi della 3-2 ordinata da coach Dell'Agnello, subendo un terrificante 6-18 di parziale che con le firme in calce vergate dal post basso di Watt (21) e dalle triple di Diawara (13) manda Caserta all'ultima pausa addirittura avanti (52-54).

Trento barcolla sotto i colpi di Cinciarini e Sosa (54-59 al 33'), ma poi si ricompatta attorno a un Craft fino a quel momento sotto il par. Il basket totale della ex stella di Ohio State, unito alle invenzioni di Marble, alla esondante fisicità del pacchetto ali di Buscaglia e al tifo assordante dei 3.429 del PalaTrento rivolta la gara come un calzino.

Finisce 79-69, con la Dolomiti Energia a godersi il caloroso abbraccio dei suoi tifosi, portando a casa la consapevolezza di saper vincere partite importanti anche in serata di scarsa vena (come dimostra lo score di Baldi Rossi, che sigla 4 punti con 1/11 dal campo, ma chiude con ben 10 rimbalzi).

DOLOMITI ENERGIA TRENTINO - PASTA REGGIA CASERTA 76-66 (23-13, 40-32, 52-54)

DOLOMITI ENERGIA TRENTINO: Craft 9 (3/8, 1/1), Baldi Rossi 4 (1/6, 0/5), Moraschini 2 (1/3), Forray 12 (1/1, 2/5), Flaccadori 6 (2/2, 0/3), Gomes 11 (1/3, 2/3), Hogue 4 (0/1), Marble 15 (3/7, 2/8), Sutton 13 (2/2, 3/4), Lechthaler ne, Lovisotto ne, Bernardi ne. Coach: Buscaglia

PASTA REGGIA CASERTA: Berisha 3 (1/4 da 3), Sosa 13 (4/9, 1/4), Riccio ne, Diawara 13 (1/2, 3/7), Cinciarini 8 (2/3), Ventrone ne, Putney 0 (0/1), Puoti ne, Gaddefors 2 (0/1, 0/1), Giuri 3 (0/1, 1/3), Watt 24 (10/16), L. Johnson 0 (0/1). Coach: Sandro Dell’Agnello

NOTE: Tiri liberi: Trentino 18/28,  Caserta 14/19. Tiri da due: Trentino 14/33, Caserta 17/34. Tiri da tre: Trentino 10/29, Caserta 6/20. Rimbalzi: Trentino 35 (Baldi Rossi 10), Caserta 38 (Watt 13) . Assist: Trentino 20 (Craft 8, Caserta 13 (Berisha 5)

Dolomiti Energia, anticipo con la Caserta di Sosa e Watt (20.30)
Buscaglia soddisfatto: "La nostra panchina è stata bravissima"