Passano le giornate, ma il rendimento difensivo della Dolomiti Energia non accenna a diminuire. Trascinati dalla straordinaria pressione sui palleggiatori avversari portata da Aaron Craft (secondo della lega per recuperi con 1,8 rubate a sera) e Toto Forray, anche a Cremona i bianconeri si sono infatti resi protagonisti di un'altra straordinaria performance nella propria metà campo, limitando il top scorer della Vanoli, Tu Holloway, a soli 3 punti segnati, e tenendo a 58 punti realizzati la formazione padrona di casa.

Per la terza volta in stagione quindi la retroguardia bianconera è riuscita a contenere l'attacco avversario sotto i sessanta punti realizzati (59-76 contro Venezia, 84-48 contro Brindisi). Considerato il fatto che tale evento si è verificato solo nove volte in questo campionato di serie A, e che solo Pistoia (due volte, contro Pesaro e Cremona) oltre a Trento è riuscita a ripetersi in questa impresa, il valore e la consistenza della difesa trentina sono da considerare di livello assoluto.

Non è un caso che i bianconeri siano l'unico team in A capace di tenere le avversarie al di sotto dei 100 punti su 100 possessi (99,1 di media, Pistoia è seconda con 103,3). E il cambio di assetto della formazione bianconera, con l'arrivo di Dominique Sutton e Devyn Marble, ha se possibile rinforzato ulteriormente questa caratteristica, come testimoniano le due gare da 67,4 e 85,8 di efficienza difensiva prodotte dalla Dolomiti Energia contro Brindisi e a Cremona. 

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