Luca Conte è stato il terzo “nome” del mercato bianconero. Anche per lui, così come per Forray e Spanghero, si tratta di disputare un campionato di LegaDue, dopo averlo conquistato sul campo nella stagione scorsa in D.N.A.

Penso che sia un bel traguardo: in passato ho rinunciato alla LegaDue in altri contesti perché ho sempre voluto trovare una squadra in B1 con cui salire in LegaDue. Finalmente è successo l’anno scorso: e ora le motivazioni per fare bene in questo campionato sono tante. Tra i tanti aspetti che mi hanno portato poi in questa direzione c’è anche il fatto che mi trovo bene con la società e la gente: e quest’ultimo motivo, in particolare, è stata una spinta in più.” Luca Conte ha già alle spalle quattro anni in LegaDue. “Ho bei ricordi, allora ero molto giovane. Io ero uno di quei giocatori che difendeva come un matto e in attacco facevo il mio, anche se c’è da dire che la maggior parte delle cose le facevano gli americani. Negli anni di Pavia giocavo molto: sono stati gli anni che mi hanno forgiato, i più importanti della mia carriera. L’ultimo anno c’era anche Danilo Gallinari di cui hai un ottimo ricordo. Mi ha fatto piacere rivederlo mercoledì in occasione della Trentino Basket Cup.” La sua esperienza in questa categoria potrà essere di aiuto alla squadra di coach Buscaglia. “Come in tutte le categoria, secondo me, è importante creare il gruppo giusto, che si diverta: anche a Pavia il primo anno avevamo una squadra normale, ma arrivammo ai playoff anche se eravamo magari meno forti di altri. Avevamo due americani “alla mano”: se costruisci un bel gruppo sei già a metà dell’opera. Proprio per questo sono molto contento di ritrovare Forray e Spanghero: l’anno scorso sono stato bene con tutti i compagni e quindi mi fa piacere averli ancora in squadra con me.”

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