I muscoli ancora pesanti di fatica. L'adrenalina della sfida ancora in circolo. Manco il tempo di assaporare il gusto della vittoria ottenuta ieri sera nel Monday Night contro Varese, che per Jamarr Sanders e Keaton Grant è stata subito ora di rimettersi in gioco. Questa volta tornando a scuola per un mattino, ospiti del Liceo Scientifico Leonardo Da Vinci, dove le due guardie della Dolomiti Energia hanno incontrato un centinaio di studenti di Prima e Seconda Liceo per chiacchierare, rigorosamente in lingua inglese, di tutto un po'. “Quella di ieri sera - ha esordito Keaton Grant rispondendo alla domanda di uno studente - era per noi una gara assolutamente da vincere. Un po' come quella della prossima domenica a Pistoia. Per la verità - ha sorriso KG - come quasi tutte le partite che ci aspettano, se vogliamo continuare a coltivare l'ambizione di arrivare ai play-off. Comunque quello che conta è che l'abbiamo vinta”.

Durante “Speak English with Aquila Basket” però non si è parlato solo della gara di campionato giocata lunedì sera. Anzi, per la verità non se ne è parlato quasi per niente. Con giocatori della Dolomiti Energia e studenti che invece hanno preferito dedicare il tempo a disposizione a conoscersi, farsi domande a vicenda, come nello spirito della mattinata organizzata da Aquila Basket in collaborazione con il professor Amedeo Savoia per migliorare le conoscenze in lingua inglese degli studenti e per far conoscere ai giocatori qualcosa in più del territorio che rappresentano. Grazie all'aiuto di Luca Rangoni e Giacomo Naidon, studenti del Liceo Da Vinci e nel contempo membri del settore giovanile di Aquila Basket, e quindi moderatori ideali dell'incontro, le domande per Sanders e Grant sono fioccate a decine. Cibo, famiglia, vita fuori dal campo, Stati Uniti, percorsi accademici: i ragazzi hanno chiesto ai due campioni bianconeri un po' di tutto. Poi è stato Grant a interessarsi della vita dei suoi giovani interlocutori. Approfondendone le passioni sportive, e facendo domande a ragazzi appassionati di snowboard e tennis. Sanders ha invece cercato di capire quanti ragazzi tra i presenti condividessero con lui la matematica come materia scolastica preferita (per la cronaca Jamarr ha trovato sì e no cinque mani alzate su oltre cento presenti).

La mattinata si è chiusa con qualche studente a lanciare a Sanders, grande appassionato di videogame, la sfida ad una partita a “Call of Duty” on line. Poi via, dal suono della campanella, con il tradizionale momento “selfie” di fine incontro, che già a Pergine qualche settimana fa aveva visto Josh Owens e Toto Forray impegnatissimi con le studentesse del Marie Curie. Il prossimo appuntamento con gli atleti di Aquila Basket ospiti delle scuole della provincia di Trento è in programma tra un paio di settimane a Cles.

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