Prima di diventare un grandissimo giocatore di basket, Jordan Ford è stato un talento precoce degli scacchi. Grazie agli insegnamenti del padre Cuzear, il piccolo Jordan ha iniziato a giocare a scacchi fin da piccolo con una passione così grande che già a cinque anni trascorreva anche 30 ore a settimana sulla scacchiera. In seconda elementare Ford ha vinto due titoli statali della California, rimanendo sempre tra i 10 giocatori più forti della sua categoria. A otto anni, però, per la fortuna della Dolomiti Energia Trentino, Jordan Ford ha preferito dedicarsi completamente all'altra sua grande passione, ossia la pallacanestro, facendo diventare gli scacchi l'hobby con cui divertirsi, soprattutto per battere i propri compagni di squadra come ai tempi dell'high school o dell'università. 

Vista la sua passione, è nata l'idea di una supersfida tra Jordan Ford e i 4 studenti del Liceo Prati che recentemente hanno vinto la categoria allievi della fase provinciale dei giochi studenteschi di scacchi e si sono qualificati per la finale nazionale del Trofeo Scacchi Scuola che si svolgerà a Montesilvano (PE) dal 11 al 14 maggio 2025.

Accompagnati dalla loro insegnante prof.ssa Chiara Paolazzi e sotto la supervisione di Roberta De Nisi, presidente dell'Unione Scacchistica Trentina e membro del Consiglio Regionale CONI, Stefano Santacroce, Davide Timis, Massimo Esta e Tommaso Pace hanno sfidato Jordan Ford presso la sede di Aquila Basket in quattro partite in simultanea. Dopo due ore e mezza di partita, il play bianconero, sotto gli occhi attenti del compagno Anthony Lamb, ha sconfitto tutti e quattro gli avversari: i ragazzi, ovviamente, sono stati felicissimi di aver potuto sfidare Jordan, che prima della gara ha voluto farsi raccontare dai ragazzi delle gare provinciali e delle prospettive nazionali. Alle 19.00, dopo due ore e mezza di gara, quando il direttore AquiLab Massimo Komatz ha ringraziato Jordan per il tanto tempo trascorso con i ragazzi, nonostante fosse stato prevista un'oretta di attività, Jordan ha risposto "I was locked in!" ("ero concentrato!"). Anzi, Jordan, che da diversi anni non giocava a scacchi, ha ringraziato per la possibilità di sfidare i 4 ragazzi. 

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